Arte


                                  
                        Musei Del Mondo: Louvre


"Mi sembra che nel Louvre ci sia tutto e che tutto per mezzo suo si possa capire ed amare."Queste le parole di Paul Cézanne, parole rapite che descrivono in maniera esaustiva e sintetica la portata culturale di questo museo, un luogo capace di offrire moltissimo al visitatore. In questo caso ad esprimersi in merito era un illustre pittore che visitava il Louvre proprio come Degas, Monet, Van Gogh e tanti altri colleghi per trarne non solo un ispirazione artistica fondante per la propria arte, ma anche godimento estetico e culturale.
Come resistere dunque al richiamo che tutt'oggi il Grande Louvre esercita su milioni di visitatori? Come godere appieno delle sue enormi potenzialità di "contenitore" di millenni d'arte, civiltà e storia?
Oggi il visitatore è attratto ed allo stesso tempo spiazzato dalla vocazione quasi enciclopedica di questa straordinaria Istituzione. Perdersi all'interno delle sue sale è rischioso. Questa magnifica Grotta di Alì Babà, ricolma di tesori, rischia di sommergerci e confonderci: si passa dal mondo occidentale a quello orientale, dall'antichità al XIX secolo, dalla scultura alla pittura. Il mio consiglio è quello di prepararsi alla visita, strutturare un percorso, fare una scelta all'interno delle mille opzioni possibili. E'difficoltoso, ma l'arricchimento che ne deriverà focalizzando la nostra attenzione su uno dei tanti percorsi di questo labirinto delle meraviglie, sarà enorme. Ne usciremo soddisfatti evitando la frustrazione e la stanchezza aggiuntiva derivante da una mancata organizzazione.
Nell'800' i vasti corridoi e le splendide sale erano percorse da pochi, preparati avventori. I cultori dell'arte, i pittori e forse anche qualche perditempo. Nulla a che vedere con il visitatore attuale: i "consumatori" d'arte di una volta erano numericamente inferiori, culturalmente più preparati e sapevano come muoversi. Oggi la stragrande maggioranza di visitatori non sono appassionati cultori d'arte e storia, ma bensì turisti. Immancabile la visita al Louvre, come specifica ogni guida turistica degna di questo nome ed ogni sito o blog che si occupa di tale argomento. Numerose persone depennano dalla loro lista di "cose da fare" durante il proprio soggiorno nella Ville Lumière il Louvre con lieta soddisfazione, dopo una mezza giornata da incubo all'interno di un edificio saturo non solo di opere d'arte, ma anche di persone. Persone e gruppi. Gente più spesso rumorosa che silenziosa, comitive ingombranti e affaticate che si aggirano con il naso per aria pestandosi i piedi a vicenda.
Qui si pongono diversi problemi da risolvere al visitatore avveduto: come riuscire ad approfittare delle ore trascorse all'interno del Louvre e soprattutto come lasciare che le preziose testimonianze d'arte e civiltà ci seducano con la loro aura magica e fuori dal tempo. Un ulteriore questione è quella di come sconfiggere la stanchezza, male ahimè inevitabile, che può sensibilmente peggiorare la nostra visita.
Per evitare la calca si può approfittare delle aperture serali, come viene spesso consigliato dalle guide. Personalmente, visto che appena arrivata a Parigi non riesco a rimandare la visita al Louvre (solitamente la effettuo il primo giorno di vacanza), non sono mai stata in grado di applicare questa semplice consiglio. Esiste l'interessante alternativa di dilazionare la propria visita in diverse giornate se il tempo del nostro soggiorno ce lo permette.Consiglio vivamente le audioguide, strumento utile sia a livello conoscitivo-nozionistico che a quello più prettamente pratico dell'isolamento personale davanti all'opera. Grazie alle cuffie infatti la concentrazione aumenta e si focalizza maggiormente su ciò che stiamo osservando. E' possibile al giorno d'oggi scaricare sull'Ipod un percorso di visita. Oppure se questo non dovesse essere nelle nostre corde, oso consigliare l'ascolto di brani musicali, playlist create appositamente da noi, per accompagnare la nostra visita. Un sotterraneo richiamo all'opera d'arte totale postulata da molti artisti tra 800' e 900' in cui le diverse forme d'arte si coniugavano armoniosamente, donerà a questa scelta un importante spessore culturale. Poi saremo liberi di goderci Leonardo Da Vinci o le mummie egizie con il sottofondo di Mozart, o con una morbida sonata di piano di Beethoven.  Anche una melodiosa colonna sonora di Ennio Morricone si potrà abbinare meravigliosamente al nostro prezioso momento di Otium. Insomma che scegliate di ascoltare i Sex Pistols piuttosto che le audioguide, l'importante sarà utilizzare il medium prescelto a concentrarci ed a goderci la visita per non disperdere la nostra attenzione sulla rumorosa folla circostante.


                                        L'Edificio


Il Louvre nel 400' , tratto dal manoscritto miniato
Les très riches heures del Duca di Barry,
Musée Condé, Chantilly

La storia del Louvre si intreccia alla storia di Francia e rispecchiandone sia le glorie che i momenti difficili e bui.  Il castello nasce come una vera e propria fortezza medievale, la cui vocazione difensiva lo rende molto lontano da un elegante residenza reale. A ridosso delle mura per poter scorgere i nemici facilmente il Louvre è voluto da Filippo Augusto ( 1880-1223) e l'inizio della sua costruzione risale al 1190. La monarchia si sta consolidando: ha inizio un'opera di forte accentramento della nazione da parte dei suoi re "cristianissimi". Il complesso architettonico si struttura in un semplice quadrilatero di 78x72 m con un torrione centrale, la Grosse Tour, molto conosciuta nel medioevo e probabilmente scrigno di tesori perduti, come arazzi e libri miniati. La torre era alta 30 m ed il suo diametro era di 15m. Il fabbricato, che era circondato da fossati e dotato di altre quattro torri, occupava quella zona che attualmente corrisponde al quarto sud-ovest della Cour Carrée . I recenti lavori di scavo necessari per la realizzazione del Grand Louvre hanno portato alla luce i resti di questa fortezza e oggi fanno parte del percorso di visita. E' suggestivo camminare sulle passerelle di legno in una semioscurità che vede  illuminate le possenti pareti di pietra che ci fiancheggiano. Queste vestigia attraversano i secoli per parlarci di tempi sanguinosi, segnati dalla guerra e dalle invasioni nemiche.
Il Louvre medievale nel percorso di visita al museo.
L'edificio subisce diverse trasformazioni, nel 1364 per volere di Carlo V (1338-1380) viene ampliato e reso una sontuosa dimora reale grazie a Raymond du Temple. Nel XVI secolo avviene una svolta fondamentale per il castello con il regno di Francesco I (1515-1547). Questo re, avendo passato anni di prigionia a madrid probabilmente non amava le oscure fortezze medievali. Inoltre i tempi erano maturi per aprirsi alle idee e d alle correnti internazionali. Francesco I era sensibile all'arte Italiana rinascimentale  infatti chiamò maestranze ed artisti d'oltralpe per decorare la sua residenza di Fontainbleu ( dando origine alla scuola di Fontainbleu). Egli decise l'abbattimento del torrione e la ristrutturazione del castello, facendo purtroppo scomparire le pitture murali del Louvre realizzate negli anni precedenti.
Nel 1594 Enrico IV (1589-1610) darà al fabbricato un impronta incancellabile , decidendo di unire l'edificio al palazzo delle Tuileries. Questa struttura era stata fatta erigere da Caterina de Medici fuori dalle mura della città. Ora la residenza della regina viene collegata con la celebre Grande Galerie  al complesso del castello. Inizia a delinearsi un maestoso e gigantesco palazzo degno dimora di stirpi reali.
Durante il XVII secolo Luigi XIII e Luigi XIV modificano ancora il complesso: gli architetti Le Mercier e Le Vau edificano le ali nord e sud della Cour Carrée, quattro volte più ampia del precedente cortile rinascimentale. Claude Perrault costruisce la Colonnade, coadiuvato da un folto gruppo di architetti; la facciata est del palazzo si accorda ora nello stile della facciata sud.


Luigi XIV nella sua magnificenza
ritratto da Hyachinte Rigaud, 1701, Louvre
Durante  il lungo regno del Re Sole ( 1643-1715) nasce come espressione massima del potere reale la reggia di Versailles e dal 1674 i lavori al Louvre si interrompono. Quattro anni dopo la corte e Luigi XIV si trasferiscono nella nuova, sontuosa dimora fuori Parigi  e la vecchia residenza viene lasciata in parziale oblio. Alla metà del secolo XVIII si inizia a pensare ad un "palazzo delle Muse" allo scopo di radunare ed esporre le straordinarie opere d'arte delle collezioni reali. A partire dal 1725 fino al 1748, nel Salon Carrée si terrà l'esposizione dell'Accademie Royale de peinture et de scuplture. L'esposizione da questo momento prenderà il nome di "Salon". Nella grande galleria gli architetti studiano un progetto di illuminazione zenitale, superbamente illustrato dai dipinti di Hubert Robert già dall'epoca del Re sole, progetto che non fu realizzato se non nel XIX secolo. I problemi economici delle nazione e poi la Rivoluzione Francese bloccarono infatti l'esecuzione dei lavori. Napoleone I ( 1769-1821) fece terminare la Cour Carrée  collegando padiglione di Marsan (del lato rue Rivoli ) con l'ala nord. Con l'architetto  Lefuel  si riduce la Grande Galerie, che era gravemente danneggiata, creando una nuova Sala degli Stati più vicina alle Tuileries, occupate dagli appartamenti di Napoleone III ( 1808-1873). Lefuel realizza il progetto di illuminazione zenitale, mentre all'esterno Haussmann demolisce i vecchi quartieri. Il barone  approfitta dell'incendio che quasi distrugge il palazzo delle Tuileries per  l'abbatterlo nel 1883. Si apre l'elegante e vasta prospettiva haussmaniana dall'Arc du Carrousel  a quello dell'Etoile.  Una riorganizzazione generale del Louvre si avrà negli anni 80' del Novecento. Per facilitare l'accesso a milioni di visitatori l'edificio è sottoposto ad un'ulteriore ristrutturazione. Nel 1984 si aprono i lavori del Grand Louvre. 60 mila metri quadrati di sale espositive, su di un'intera superficie di oltre 40 ettari.
Nel 1989 diviene il simbolo dell'ultimo rinnovamento del Louvre la tanto discussa piramide di vetro di Leoh Ming Pei. Fortemente voluta da Mitterand, essa costituisce l'imponente ingresso al museo. Attraversandola, si scende al piano interrato accedendo poi alle tre ali della collezione, Richelieu a nord, l'ala Sully sviluppata intorno alla Cour Carrée e l'ala Denon lungo la Senna.
La "piccola" piramide capovolta all'interno del Louvre, Leo Ming Pei , 1989.